27/08/08

Piccoli gelmini crescono

Con quella faccia lì, per me, la Gelmini era una da prima fila. Avete presente quelle che alzano lo sguardo dal libro solo per arricciare il naso in direzione di chi fa un po' di caciara in fondo alla classe? ecco. Per forza poi è un po' confusa quando si tratta della presunta "emergenza bulli", tanto da voler convertire in decreto legge una delle norme più inefficaci di questo governo (ed è una bella lotta); lei cosa ne dovrebbe sapere di bullismo? Probabilmente considererà bullismo il parlare a voce alta in classe (comportamento che incide anch'esso sul voto in condotta), e d'altra parte sua è stata anche la geniale idea di ripristinare l'uniforme scolastica , o perlomeno così ha consigliato agli istituti di regolarsi.

Ora, sostenere che la divisa sia un importante elemento di ordine e uguaglianza mi suona un po' troppo stalinista per un ministro in quota Forza Italia (voglio dire, per un esponente di Forza Italia che non sia uno dei transfughi Pci), quindi ho come il sospetto che ci sia sotto qualcosa d'altro, e tout se tient con la questione del voto in condotta. Ma torniamo magicamente indietro agli anni di scuola...

...Io, modestamente, mi sono fatto tutti i banchi. Ma che state pensando, sciocchini? volevo dire che sono stato davanti, in fondo, a metà, di lato (ebbene si, sono stato anche perpendicolare alla cattedra defilato verso la finestra) e ho girato un po' tutti questi ambienti, visto che nel frattempo le composizioni attorno a me rimanevano più o meno stabili. Voi crederete che io non andassi daccordo con nessuno, e invece era proprio il contrario! essendo una persona adorabile, ho finito per fare amicizia (e baccano) con tutti, e tralaltro è così che ho evitato il bullismo (a parte qualche inevitabile presa in giro, ma pure quelli la smettevano dopo un po'). Il bullismo, questo fenomeno che nonostante si riproponga sempre uguale a sè stesso (ma con sempre notevole e lodevole spirito d'inventiva) viene ogni volta sbandierato come in aumento. Eppure credo che chiunque, pensandoci bene, potrebbe raccontare una gran mole di aneddoti di vita vissuta su questo tema. Anzi, basta frequentare una qualsiasi cena di classe per sentirne un po' (e di solito i bulli a queste feste non partecipano).

I bulli hanno tralaltro due notevoli caratteristiche: hanno spesso qualche anno di più e se si segue la strada del Liceo scompaiono dopo la terza media (poi uno scopre che sono in parte finiti alle Iti, alle professionali o, pochi, a Geometri/Ragioneria). Sapete perchè? ma è facile, perchè vengono bocciati molto spesso. Che banalità direte voi, eppure l'attuale ministro dell'Istruzione (per fare un esempio) non sembra ricordarselo, visto che propone il bocciare per il voto in condotta come strategia da attuare urgentemente contro il bullismo. Geniale, vero? come se a loro importasse davvero qualcosa di essere bocciati. Voi ve lo vedete un bullo che riga dritto per paura di essere bocciato e perdere un anno? cos'è, rischia di non riuscire a iscriversi a Medicina? ha paura che il fattaccio venga fuori all'esame per diventare Magistrato? io faccio fatica a immaginarlo, ma forse vengo dal Bronx e non lo ricordo.

Questa "geniale" idea, escludendo l'ipotesi stupidità (e non trascurando comunque l'effetto "guardate come vi faccio credere di aver risolto il problema senza fare nulla"), non mi sembra altro che una maniera per dare più potere a chi vuole solo intimidire gli studenti così da ottenere silenzio e piattume intellettuale, finalità che rispecchia anche l'atavico desiderio di questi pavidi secchioncelli (assieme alle divise, che servono allo stesso scopo). Difatti, il voto in condotta serve anche a sanzionare i più turbolenti della classe (non per forza ignoranti, anzi, spesso semplicemente quelli dall'intelligenza più vivace), quelli che, bravi pur studiando poco, non possono essere colpiti altrimenti. E, oltre ai professori più reazionari, gli unici a non sopportare la caciara dei banchi posteriori sono proprio i vari gelmini (suona bene come nome comune) da primo banco, pur se quella caciara è spesso essenziale per forgiare le più efficaci tra le giovani menti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella l'analisi sulla figura del "bullo" e la puntata ironica sulla sua temutissima bocciatura...

Però - magari è solo una questione di termini, per carità - nella scuola sono in aumento fenomeni preoccupanti.

Che il modo per risolverli non sia la guerra aperta al "bullismo" dichiarata dalla Gelmini è un altro discorso (analogo a quello per cui le inefficienze della Pubblica Amministrazione non si risolveranno certo grazie alla scure anti-fannulloni di Brunetta)...

Però certi fenomeni sociali richiedono di essere affrontati, anche dalla scuola, secondo me.

Ma tanto vale che ne riparliamo a quattr'occhi :-P

Cia'!

SR

Anonimo ha detto...

Non posso che essere in accordo, tra l'altro io sono stato spesso vittima dell'intimidazione per la condotta magari perché portavo a scuola l'Unità o m'incazzavo (come rappresentante di classe) quando qualche professore decideva di essere ingiusto e prevaricatore... il problema più del voto in condotta è della condotta dei professori. Di solito a buoni professori corrispondono buoni alunni e viceversa.

Anonimo ha detto...

Si scrive tra l'altro, ignurant