20/09/08

Darwin e il suo destino

Personalmente non credo che dottrina cristiana ed evoluzionismo siano così compatibili come dicono certi (se seguite il link trovate un'ottima recensione del libro di Mancuso, "l'anima e il suo destino"). No, non si tratta di ingiustificato odio per l'uomo in bianco e i suoi amici, ma di una considerazione piuttosto semplice: come stanno assieme il finalismo cristiano (il mondo è fatto per l'uomo) e la non-direzionalità dei processi evolutivi? per farla breve, difatti, facendo ripartire da capo il giocattolo della vita non è affatto detto che si otterrebbero gli stessi risultati, e questo perchè i fenomeni biologici sono, a un certo livello esplicativo, intrinsecamente storici (non mi piace parlare di casualità, è un termine che ingenera troppi equivoci). Questo non esclude che si possa coniugare un sentimento religioso con la teoria dell'evoluzione, ma si deve prendere la cosa seriamente e rendersi conto delle implicazioni di tale scelta. A mio parere, un Dio potrebbe eventualmente aver dato una scossa al nulla da cui è scaturito il Big Bang (sono un profano di astrofisica, perdonatemi le imprecisioni) e poi aver deciso di gestire la cosa, pretendere che abbia creato la vita mi sembra un po' troppo. Ora, vi sembra un Dio compatibile con quello cristiano?

Detto questo, pur accogliendo con discreta soddisfazione l'annuncio che la Pontificia Università Gregoriana, dimostrando una salubre refrattarietà alle teorie dell'Intelligent Design, ha indetto un convegno internazionale per dibattere sull'evoluzione biologica (e secondo la Castellacci è, inaspettatamente ,una cosa seria), rimango un po' così quando mi capita di leggere delle inevitabili discussioni che stanno montando in casa nostra.

Innanzitutto c'è Mancuso, che vuole riabilitare, oltre a Darwin, anche Theilard de Chardin, un personaggio quantomeno controverso che pur essendo gesuita di mestiere era paleontologo e convinto evoluzionista (secondo Gould arrivò addirittura al punto di partecipare alla frode di Piltdown, dove venne trovato un finto "anello mancante" tra uomo e scimmie, S.J. Gould - "The Panda's Thumb" 1980), tanto da ricevere addirittura un monitum nel 1962. Non vedo sinceramente perchè la Chiesa dovrebbe farlo, quantomeno fino a che non accetterà la teoria evoluzionistica (per inciso, De Chardin era comunque carente da questo punto di vista, poichè nel cercare di unificare le due visioni accettava un finalismo nell'evoluzione biologica, finalismo che non c'è di fatto). A lui risponde monsignor Facchini, curiosamente anch'egli paleontologo, che di Mancuso rifiuta il recupero di De Chardin ma che come lui ammette una validità scientifica alla teoria dell'evoluzione. Entrambi, insomma, credono che Dio e Darwin possano spartirsi a metà la torta della vita, senza rendersi conto di aver capito poco di entrambi: se da una parte la teoria dell'evoluzione non è compatibile con Dio, dall'altra il Dio cristiano (perchè di questo si tratta, non di un'entità divina qualsiasi) fonda la propria religione su alcuni capisaldi presenti nella Bibbia, un esempio su tutti il peccato originale. Non si può, a mio avviso, conciliare questo Dio con la Biologia moderna senza rinunciare a quei capisaldi prima.

Tuttavia discussioni come queste sono stimolanti da un punto di vista ancora intellettuale, mentre le posizioni riportate nel proseguo dell'articolo spostano lo stimolo decisamente più in basso. In un'escalation imbarazzante, difatti, De Mattei sostiene che Darwin è stato complice inconsapevole delle teorie di Marx e Hitler, la Scaraffia proclama che si devono distinguere le teorie scientifiche dall'uso antireligioso che ne fanno loschi figuri come Odifreddi, e che anzi i cattolici meno legati alla lettera del testo biblico le accettano senza problemi (e senza rendersi conto dell'ipocrisia insita nel non fare i conti con le proprie credenze, aggiungo io), e infine Blondet arriva alla sublime vetta del ridicolo:

«La teoria dell' evoluzione - dichiara - viene tenuta in piedi dalla corporazione dei biologi, ma è smentita di continuo dalle scoperte della paleontologia e della genetica. Il grande merito degli evangelici americani è stato quello di dare coraggio ai numerosi scienziati che non esprimevano i loro dubbi sulla visione dominante per timore di rovinarsi la carriera. Che poi oggi gli anglicani chiedano scusa a Darwin, si deve a quella smania deleteria del politicamente corretto che sta provocando un enorme smarrimento anche all' interno della Chiesa cattolica»

Il che, per tono e serietà degli argomenti, mi fa pensare che Libero abbia una rubrica sulla biologia e Blondet ne sia assiduo lettore. Per una volta però voglio essere ottimista, e attendere i risultati della conferenza in programma nel 2009, sperando non tanto che dia il via a un rinnovamento della Chiesa (poco probabile) ma, una volta tanto, a un clima più favorevole al discorso scientifico.

p.s. firmate tutti il manifesto antirazzista, una volta tanto una petizione online ben documentata.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

il fatto che in seno alla chiesa ci siano persone serie che accettano le teorie di Darwin è cosa ottima.
non vedo per quale motivo attaccarsi a questioni di lana caprina, con argomentazioni francamente deboli visto che le teorie evoluzioniste sono compatibilissime con il cristianesimo.

Jean Lafitte

Anonimo ha detto...

Anch'io credo che evoluzionismo e Cristianesimo possano essere conciliati (premetto non sono cristiano).
Finalismo ed evoluzionismo non mi pare siano radicalmente alternativi. Si può pensare ad es. che l'evoluzionismo sia la spiegazione di tipo causale secondo le categorie della Critica della Ragion pura, mentre il finalismo (che può essere di diverso tipo, immanente o esteriore) può essere un ragionamento che attiene alla Facoltà del Giudizio kantianamente intesa.

Anonimo ha detto...

A proposito di involuzione la vedi atto in kilombo dove 4 compagni sono sospesi a tempo indeterminato dai fascisti.
http://pensareinprofondo.blogspot.com/ del compagno Mario
http://anagnirossa.splinder.com/ del compagno Korvo Rosso
http://crisieconflitti1.go.ilcannocchiale.it/ del compagno Pensatoio
http://precariopoli.wordpress.com/ del compagno Antonio e Brezinsky

Come unico denominatore ti faccio notare in anticipo che sono blog comunisti e non a favore del PD.

Alcuni compagni hanno iniziato a scriverne unisciti anche tu.
http://tonypomata.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2031037
http://praga.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2030835
http://conteoliver.blogspot.com/2008/09/yanquis-de-mierda-vyanse-al-carajo-cien.html (area commenti e metapostato la questione su kilombo)

WildBilly ha detto...

subito a nocensura:

non parlo di questioni kilombiste sul mio blog perchè non mi sembra il posto adatto, semmai passerò sul forum e vedrò di dare il mio contributo a eventuali discussioni

per gli altri due:

la critica del Giudizio non l'ho studiata (mi sono fermato alle altre due), ma se non sbaglio ha poco a che fare con l'origine e il dipanarsi della vita nella storia naturale o.O spiegati meglio

ad ogni modo il finalismo è in contraddizione con l'attuale teoria scientifica dell'evoluzione, e questo perchè funziona, grosso modo, selezionando modificazioni favorevoli e/o neutre (secondo vari criteri, da quello sessuale a quello ambientale ecc ecc) prodottesi a partire da una serie di eventi non prevedibili (mutazioni casuali, ma anche accidentale isolamento di una parte di una popolazione, isolamento che determinerà l'incrocio di alcuni caratteri, ecc ecc), il tutto davvero molto più complicato di così come la sto semplificando.

In soldoni, a meno di imbrigliarla in maniera così stretta da renderla irriconoscibile, la teoria dell'evoluzione è incompatibile con un qualsiasi finalismo. C'è qualcuno anche in ambienti accademici che propugna il contrario, a me non convince.

Jean Lafitte, se le mie argomentazioni son deboli mi piacerebbe sapere dove. Ah, mi piacerebbe anche vedere le tue.

Anonimo ha detto...

si il finalismo non è proprio del cristianesimo semmai dell'ebraismo. se proprio dobbiamo fare i rigorosi e cercare le antinomia il finalismo è incompatibile col cristianesimo, perchè uno dei principi del cristianesimo è il libero arbitrio. non che non sia presente nel pensiero cristiano, anzi ma appunto a voler essere rigorosi non potrebbe esserci. assodato che l'evoluzionismo è incompatibile con il finalismo e non col cristianesimo mi sembra che tutto il tuo ragionamento cada.
cordiali saluti.

Jean Lafitte.

WildBilly ha detto...

c'è stata incomprensione, temo.

finalismo, in questo discorso, è pensare che tutto il cammino della vita dalle forme più semplici a quelle più complesse fosse orientato fin da principio a noi, o che avesse per forza di cose noi come prodotto ultimo. Ora, il cristiano deve credere che il mondo sia destinato a essere governato da noi esseri umani, quindi quest'idea che tutta l'evoluzione delle forme viventi fosse destinata a creare l'uomo gli è indispensabile...

...peccato sia errata per la biologia moderna

Jean Lafitte ha detto...

sull'ultima obiezione mi rifaccio a quanto scritto da Pensatoio.
in più aggiungo che l'unica antinomia a questo punto è tra casualità o meno am anche qui si può risolvere facilmente ammettendo che quelle variazioni casuali siano guidate (e in qualche modo lo sono per esempio dall'ambiente). ripeto grandi problemi di incompatibilità non ne vedo. il cristianesimo, essendo una religione e non un sistema filosofico rigoroso ha inglobato dentro di se principi anche fortemente in contrasto l'uno con l'altro senza alcun problema. grandi problemi per assimilare la teoria evoluzionistica non ne vedo. comunque libero tu di pensarla in maniera diversa.

Anonimo ha detto...

La Critica del Giudizio tratta proprio del finalismo anche nel campo biologico e lo collega ad es. al giudizio estetico.
Quello che dicevo è che in una considerazione metafisica come quella cristiana è possibile far convivere la spiegazione di tipo causale e la descrizione di tipo estetico (legata al finalismo) e dunque ipotizzare ad es. che il Fine può essere meglio individuato dalla contemplazione estetica piuttosto che dalla scienza moderna, che invece lecitamente parla in termini di causalità

Anonimo ha detto...

Un paio di annotazioni:

(a) Una cosa è il Cristianesimo, inteso come religione praticata, un'altra cosa è la teologia cristiana... l'evoluzionismo è davvero compatibile con entrambe?

(b) Non è detto che il c.d. "finalismo" sia per forza di cose un fenomeno destinato a rimanere irriducibile alle categorie scientifiche... cibernetica, teoria dei sistemi, teorie della complessità hanno fatto o fanno tuttora i conti anche con problemi del genere.

WildBilly ha detto...

il nocciolo è, lafitte, che se anche le mutazioni fossero "guidate" (non sono guidate dall'ambiente, cmq, anche se pare ci sia qualche studio recente che rivendica qualche parziale ragione a Lamarck) questo sarebbe compatibile forse con una divinità (come ho scritto non lo ritengo impossibile, semmai poco "economico"), ma non certo con quella cristiana, che presenta in questo senso difficoltà mica da poco. Voglio dire, andrebbe ridisegnato completamente l'impianto concettuale della teologia cristiana (uomo al centro dell'universo, necessità e fine ultimo di esso su tutto il resto)

E anche la pratica (sei te stefano? otresti anche accedere col tuo id blogger :P), quando sia influenzata dalla teologia, viene inficiata (ripeto l'esempio che per me è cruciale: il peccato originale)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

good start