10/09/08

Nessuno vilipendi Caino

Ogni tanto uno se lo scorda che in Italia ci sta il concordato, per fortuna qualche solerte pm ce lo ricorda proprio in questi giorni, chiedendo l'autorizzazione a procedere (senza che vi sia stata querela) contro Sabina Guzzanti per vilipendio alla figura del pontefice Ratzinger. Ve la ricordata la grande offesa? La Guzzanti aveva osato prospettare uno scenario post-mortem nel quale il Papa sarebbe finito all'inferno, girone dei diavoli sodomizzanti (pene nel vero senso della parola insomma), un atto così scriteriato che finora solo quel cialtrone di Dante Alighieri aveva osato. Eppure guardate la foto qua accanto, non vi sembra così angelico il piccolo Joseph? pensate che possa mai peccare, anche solo col pensiero? oddio, forse di omissioni ci da un po' dentro, in effetti, ma se non si è papi per ricevere un occhio di riguardo dai buttafuori del Paradiso, non mi viene proprio in mente un altro motivo.

Ora, se vi sembra che io mi sia limitato a qualche innocente battuta nello sfottere il papa sappiate che, a mio parere, se è punibile la Guzzanti sono punibile anch'io. Non si tratta di chi punire solo chi la spara più grossa, e nemmeno c'è il criterio del perseguire solo chi riceve querela, poichè a meno che Mr B non intervenga l'azione penale è in questo caso obbligatoria. Un vilipendio è, o dovrebbe essere, un'offesa talmente grave da causare seri danni a un istituzione o a un'edificio dall'alto valore simbolico, tali da ripercuotersi in altri ambiti (è il caso, ad esempio, delle opere d'arte). Ora, è sensato applicarlo alle persone? Possiamo pensare che un insulto rivolto al capo dello stato pregiudichi la sua immagine nel mondo e degradi il ruolo dell'Italia? a me sembra un esagerazione dal sapore ridicolo.

Ammettiamo però che qualche nostalgico voglia mantenere un'aura di sacralità sulle cariche istituzionali, e concediamogli pure (cosa che mi pare un po' sciocca, ma tant'è) di estendere momentaneamente quest'aura anche ai portatori temporanei delle cariche...ma il papa? cosa dovrebbe rappresentarmi il papa? io capisco che sia scortese insultare il capo di una religione, come è scortese bestemmiare o bruciare una bandiera...ma qui stiamo parlando di vilipendio, ovvero di un reato che di per sè richiede, per essere punito, di sospendere ad hoc la libertà di opinione (si, libertà è anche libertà di insultare, uccidere ecc... per questo ogni paese civile ha un sistema giuridico che stabilisce delle limitazioni di libertà ad uso della convivenza sociale), vale la pena di sospenderlo per salvaguardare l'immagine del capo religioso di una fetta decrescente di italiani?

(E tutto questo senza entrare nel merito dell'opportunità di mantenere un concordato con la Chiesa cattolica nel 2008)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il magistrato è stato solerte e un po' bacchettone, il problema a monte è l'esistenza di questo tipo di reato, secondo me. L'opportunità che protegga il Papa e non il Dalai lama o un qualsiasi rappresentante religioso che non sia il Papa fa sorridere nel XXI secolo in qualsiasi altro paese tranne che in Italia.

WildBilly ha detto...

già, ma io leverei il vilipendio e basta (quantomeno dalle persone)

Anonimo ha detto...

Anche a me, commentando all'epoca dei fatti, è venuto in mente Dante che metteva i Papi all'Inferno...
ma gli italiani non hanno mai amato né capito Dante...
gli italiani non si preoccupano della libertà, finché qualcuno non bussa proprio alla loro porta. E poi è tardi.