18/10/08

Nemmeno un giorno da Pecorella

Non ho ben capito perchè Leoluca Orlando sia così insostituibile alla commissione di vigilanza, per quanto trovi ovviamente grottesca la situazione creatasi con una maggioranza che vuole mettere il becco anche nelle (poche) prerogative dell'opposizione. Voglio dire, a un certo punto non ci si può nemmeno incaponire troppo su un nome e qualche personaggio altrettanto valente lo si troverà pure nell'Italia dei Valori, fermo restando che deve essere chiaro e pubblicamente lamentato che si è subito un torto. O non c'è forse una via mediana tra il darla vinta al Nemico e intestardirsi fino alla morte per sfinimento?

Per questo vorrei che ora si lasciasse un po' perdere Orlando e si dicesse solo "no, Pecorella no", o se preferite "no, un indagato per favoreggiamento ai colpevoli della strage di Piazza della Loggia no", ma in alternativa anche "no, un ex-membro di Potere Operaio e del Partito Socialista no" oppure "no, l'ideatore di una legge che prevede l'inappellabilità dei proscioglimenti in primo grado di giudizio da parte dei pubblici ministeri no"; senza tenere da conto l'argomento che renderebbe la sua nomina più farsesca: è uno degli avvocati personali di Berlusconi e credo che sia praticamente a suo libro paga (se esiste una cosa del genere, un po' credo sia un'immagine retorica). Per ora ho sentito, da parte del Pd, solo generici proclami che per quanto sembrino effettivamente sancire un'irremovibilità lodevole eludono il vero punto della situazione e si rifugiano in perifrasi sinceramente inspiegabili; perchè non si riesce a parlare chiaro? si ha paura di qualche ritorsione? non sarebbe meglio per l'elettore o il possibile futuro tale sapere perchè il Partito Democratico si sta (giustamente) dimostrando adamantino su questo tema? a continuare così, temo, c'è il rischio di non essere capiti (nè, quindi, votati).

Per ora l'ipotesi Pecorella sembra perdere consensi anche a destra, ma non è un buon motivo per risparmiare forze su un tema decisamente importante: se Berlusconi comincia a infiltrare peones pure alla Corte Costituzionale, infatti, chi boccierà le sue leggi incostituzionali?è una delle poche cose che ci ha mantenuto a galla nei suoi governi, ora rischiamo di perdere anche questo salvagente.

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