"Questa non è una domenica qualsiasi e va affrontata con spirito particolare, degno della circostanza: qui si tratta di scegliere se affidare il nostro futuro prossimo a un imbonitore dai trascorsi comunisti, provetto illusionista e trasformista, oppure a un signore maturo di cui conosciamo i vezzi ma anche la solidità." (da Libero-news.it, sito internet del quotidiano diretto da Feltri)
Adesso...Veltroni maturo mi sembra un'esagerazione.
"La sinistra radicale punta ad astenersi annullando le schede per mettere in crisi il senato col pareggio e puntare all’ingovernabilità e a nuove elezioni di nuovo, subito, elezioni su elezioni finché l’elettorato non si dissangua di frustrazione, odio, insoddisfazione, incapacità e non volontà di rappresentarsi, di sentirsi rappresentato, di esserci."(da Rivoluzione Italiana, il blog di Paolo Guzzanti)
Questo è dal post dell'11 aprile. Un consiglio: leggetevi il delirante post di oggi, dove l'incontenibile Paolone ci fa presente che, avendo mangiato pesante ieri sera, ha sognato (e ora ci descrive) il terribile eventualfuturo italoveltronico. Rabbrividiamo.
Calderoli ne dice troppe per essere racchiuso in una citazione sola, eccovi un bel mash-up: "ci attaccano perchè sanno di aver perso" "ogni attacco di veltroni aumenta i voti della lega" "siamo stati e saremo sempre fedeli" "immigrazione: la sinistra ha svuotato la Bossi-Fini" "Sgarbi è fondamentalmente leghista" "Confusione creata dal Viminale, non dalla mia legge" (fonti varie recuperate su ricerca news di Google)
ne dice troppe anche per commentarle.
"Noi puntiamo a vincere. In caso contrario, nessuno pensi che si apra chissà quale terremoto nel Pd. L'investimento che abbiamo fatto su Veltroni non è per una campagna elettorale, ma su un leader che ci deve guidare e che ha dimostrato di avere tutti i titoli per essere capo del governo ed eventualmente leader dell’opposizione»."(Fassino, intervistato da La Stampa)
questa è meglio segnarsela per ricontrollare in futuro.
"Ci sono otto punti di distacco tra Veltroni e Berlusconi, noi abbiamo l'8% nei sondaggi, quindi con noi si vinceva». Non usa giri di parole il segretario nazionale del Pdci Oliviero Diliberto per attaccare il leader del Partito Democratico. «Veltroni lucidamente ha scelto di perdere - continua - e spero che nel Partito democratico, dico una cosa esplicita, gliela facciano pagare dopo le elezioni. Io avevo proposto a Veltroni di fare un'alleanza per battere Berlusconi e Veltroni si è rifiutato. Dopo, chi lo sa... Io faccio una previsione: secondo me a Veltroni piace più Casini che Diliberto»." (da iltempo.it, sito del quotidiano omonimo)
Diliberto per me rimane un mistero, davvero. Non riesco a penetrare nella sua apparentemente inestricabile duplice natura di esserci e farci nello stesso momento.
qualche appunto sulla questione affluenza alle urne:
"Quattro punti di affluenza in meno alle dieci di ieri sera sono un dato su cui riflettere[...]vanno giudicati con una certa prudenza, in attesa di completarli con altri elementi. E precisamente: il dato finale dell'affluenza alle ore 15 di oggi, il numero delle schede bianche e quelle delle schede nulle.Solo a quel punto sapremo con precisione a quanto ammonta il partito del non-voto o del voto di protesta o dell'indifferenza." (da ilsole24ore.com, sito internet del quotidiano omonimo)
"Gli esperti: l’astensione sarà del 30% a causa dell’antipolitica e stavolta rischia di danneggiare più il partito di Veltroni. Nelle roccaforti del centrosinistra, da Torino a Firenze e Bologna, il calo si aggira sul 5%." (da ilGiornale.it, sito del quotidiano omonimo)
"Si profila una flessione più accentuata dell'affluenza alle urne alle ore 22. I dati provenienti dal Viminale indicano che a quell'ora si era recato a votare il 62,5% degli aventi diritto, contro il 66,5% del 2002, con una diminuzione netta del 4%. Sia nel rilevamento delle ore 12 che in quello delle 19, i votanti sono risultati in calo rispetto alle politiche del 2006. A mezzogiorno aveva votato il 16,35% degli aventi diritto, circa un punto in meno rispetto alle ultime consultazioni. Alle 19, invece, i votanti erano il 48,7% a fronte di un 52,2% del 2006. In pratica manca all'appello circa il 3,5% degli elettori." (da repubblica.it, sito del quotidiano omonimo)
che dite, ci fidiamo dei dati o degli esperti?
ed infine il dessert: NetMonitor ci propone una carrellata di blog, probabilmente i più inutili della rete (perlomeno a giudicare da cosa ne riporta il nostro). La punta artistica più alta la metto qui :
Un approccio diverso, orientaleggiante, ci viene proposto da Napolionline: ”Anzitutto mettere da parte quello che si è detto in tutti questi giorni. Rilassarsi inspirando e riflettere sui destini della nazione. Espirare per misurare l’indice di personale (in)sopportazione delle cose sentite in quest’ultimo mese. Inspirare e visualizzare un domani già vicino, quando tutto questo sarà finito”. E’ la “piccola guida Zen al voto”.
io che ci sto a fare, contro questi mostri sacri dell'idiozia?
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