06/06/08

E loro, possono?

Da ieri la supersfida per il titolo di Capo del Mondo si gioca tra Barack Hussein Obama e John McCain, tra un 47enne e un 72enne (che uno se lo dimentica, ma è l'età di Mr B), tra un nero amato dai giovani e un reduce del Vietnam. Sembra la trama scontata di un film yankee? e invece le cose sono più complicate.

Obama è effettivamente lo stesso Obama glorificato (e malamente imitato) da Veltroni: un messia del nuovo che avanza giustificato (a differenza di Veltroni) dall'essere effettivamente nuovo. E pare volersi giocare la carta della novità fino in fondo (a differenza, nuovamente, di Veltroni), lasciando il fianco scoperto alle critiche alla sua inesperienza, piovutegli addosso sia dai seguaci di McCain che da quelli della Clinton. Non hanno tutti i torti, in fondo è il posto di Capo del Mondo, ma quanto ci possiamo fidare di chi ha esperienza in politica americana? seriamente, voi della Clinton vi sareste fidati? ecco. Tuttavia pare che se la debba tenere come vicepresidente se vuole avere qualche chance in più di sedere alla Casa Bianca, nei suoi panni comincerei a pensare come far ingoiare questa cosa a chi lo ha votato alle primarie, andare avanti "da solo" consegnerebbe la presidenza ai repubblicani.

Il motivo, invece, per cui io personalmente sono tiepidino di fronte a Obama è che mi sembra punti al nuovo dove non serve, ovvero sulla sua persona e personalità (nero, giovanile, 2.0, politicamente non ha ancora fatto la muffa ecc...) e sia invece poco coraggioso su altri temi (a parte qualche roboante dichiarazione come "via dall'Irak). Intendiamoci, non arrivo a dire (come ho sentito da amici che ad ogni modo temo non sappiano cosa sia il Partito Democratico Americano) che sia in realtà più o meno di destra, ma ho l'impressione che sia più o meno un uomo immagine. "Change, we can believe in", ma che tipo di cambiamento?. Mah, forse lo sovrappongo troppo a Veltroni, e non gli rendo giustizia. L'aspetto positivo (che mi fa essere più o meno "obamiano") è il suo essere in contatto più o meno diretto con una fetta di popolazione, specialmente i giovani, che ha tradizionalmente la voce fioca. Sperando che le cose non cambino con l'eventuale elezione.

Invece c'è ancora chi sostiene che la sconfitta della Clinton sia dovuta al sessismo degli americani. Ieri sera ad esempio Anselma dall'Olio, che sfidando il ridicolo ha fatto notare come i maschi neri votino in america da metà '800 e le donne solo da 60 anni. Ma non stavamo parlando di un popolo che va alle urne e vota? quello stesso popolo che fino a poche decadi fa i neri non li faceva nemmeno sedere sugli stessi posti dei bianchi sugli autobus i neri? Questo Anselma dall'Olio non sembra ricordarlo.

Io personalmente sono contento che la Clinton non sia in lizza, anche se probabilmente avrebbe vinto con minori problemi la sfida per la presidenza nonostante Obama abbia smosso dall'astensionismo grandi masse di persone che non avrebbero votato per lei. Non mi è mai piaciuta troppo e le cose sono peggiorate in queste ultime settimane di campagna elettorale dove ha dato l'impressione di essere smaniosa di potere oltre ogni ragionevolezza, come se avesse bisogno di questa affermazione a livello personale. E io non mi fido delle persone che hanno bisogno di affermazione personale, credo sia un utile meccanismo di autodifesa nei confronti degli stronzi. Potrei aggiungere che è un candidato che esprime un modo di far politica ormai antiquato, ma non voglio rischiare di cadere nel tranello obamiano, mi accontento.

E McCain? ecco, su McCain ho un'opinione discutibile (si, è un disclaimer, non vi lamentate di quello che sto per scrivere perchè mi rendo conto che è un po' azzardato) basata più che altro su qualche articolo letto su di lui (in testa quelli pubblicati sull'"Internazionale" di qualche settimana fa). La mia tesi è che il Gop detesti McCain, e abbia deciso di mandare avanti lui per "bruciare" politicamente un personaggio scomodo (è anni che vota un po' come gli pare e nel 2004 stava quasi per passare ai democratici) in elezioni che sapevano di perdere. Sapevano, perchè (e la mia sensazione è la stessa di Giovanni Sartori ieri sera a 8 e mezzo) non si sa davvero chi possa vincere la sfida per la presidenza, oggi come oggi, e ormai McCain è non solo fuori controllo ma tradizionalmente poco incline ad allinearsi sulle posizioni del partito. Per questo sono in gioco molti più stati del solito (a proposito, per un'ottima analisi stato per stato seguite il blog The Right Nation, gli stessi che ci presero molto bene nelle elezioni italiane), per questo i repubblicani potrebbero fare il tris, pur con un repubblicano anomalo come McCain che per dirne una ha posizioni ambientaliste piuttosto decise.

Io tutto sommato spero nei democratici, considerato che governando il Mondo gli americani governeranno anche noi. Tuttavia non so quando sarà possibile fare un pronostico serio, per ora ricominciamo a pensare "we can", a volte la seconda è quella buona.


p.s. ovviamente il post non è per nulla completo per quanto riguarda i programmi dei due candidati (e vi ricordo pure che comunque come italiani noi non votiamo :P), tuttavia voleva essere un'analisi molto ad ampio raggio, non è escluso che in futuro lo stringa. Tralaltro l'ho scritta solo perchè ho notato tra i visitatori un tizio di West Hollywood passare per due giorni di fila, se ci sei scrivi un commento! :D

p.p.s. promesso, ricomincio anche con i post divertenti!

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